Tratto da un lavoro di Peter Shaffer Regia Donatella Zapelloni
CON
Donatella Zapelloni: il vecchio Antonio Salieri
Valentina Pacilli: il giovane Antonio Salieri
Andrea Serafini: W. A. Mozart
Alessandra Battaglia: l’Imperatore Giuseppe II d’Austria
Antonella Baldacchino: il Barone van Swieten
Luisa Iacurti: il Conte Orsini-Rosenberg
Beatrice Palumbo: il Kappelmaister Bonno
Vanina Marini: Constanze
I Venticelli:
Francesca Aloisio, Serena Mogliani, Francesca Pallotta,
Mila Patacchioli, Marta Puccini, Stefania Pusatieri
(Centro Studi Danza Tersicore)
Ultima elaborazione della leggenda romantica che vuole Wolfgang Amadeus Mozart vittima del geloso Antonio Salieri. Dopo la “prima” londinese del 1978, il testo di Peter Shaffer ha subito diverse modifiche fino alla stesura definitiva del 1981. Viene oggi proposto con la regia di Donatella Zapelloni, ed un cast d’eccezione, artisti del panorama romano, in un grande afflato come sempre in nome dell’Arte.
LA TRAMA
Antonio Salieri, dopo la morte di Mozart – del quale aveva in tutti i modi tentato di ostacolare il genio – inizia a convivere col proprio senso di colpa che si fa ogni giorno più pressante, nella stessa misura in cui la musica del salisburghese comincia a farsi largo nel mondo. Tale celebrità segna il fallimento di Salieri: non l’uomo egli avrebbe voluto eliminare, ma lo strumento di cui Dio si serviva per far udire la propria voce. Vecchio, stanco, malato Salieri è ormai in preda alla follia; dopo aver tentato il suicidio, egli decide di accusarsi della morte di Mozart.
Da sempre consapevole della propria mediocrità, assurgendo a re dei Mediocri, legherà in questo modo il proprio destino a quello di colui che ha invano tentato di annientare. Per conquistare finalmente la fama.
LO SPETTACOLO
Sospesa tra azione e rievocazione, tra rappresentazione e ricordo, la vicenda viene portata avanti dal personaggio di Salieri. L’ambientazione scenica è volutamente scarna: una sorta di scatola che tra sedie e tendaggi contiene un fortepiano. E’ l’immortale musica di Mozart a creare l’atmosfera; semplici spostamenti degli elementi scenografici sapientemente incorniciati dalle luci, conducono lo spettatore dal palazzo di Schoenbrunn all’austera casa di Salieri, tra feste ricevimenti. La vita di corte si intreccia con le vicende personali dei due musicisti, ma filo conduttore è la voce di Antonio Salieri, che rievocando il decennio 1781-91 rivive speranze, paure, emozioni. E proprio queste ultime sono al centro di una messa in scena che desidera rispecchiare fedelmente il testo originale. Gelosia , rivalità, rancore, odio; ma anche solidarietà, amicizia, amore: per una dona, per il padre, per la Musica. La Musica. Vera protagonista dello spettacolo. Con un musicista che interpreta Mozart di cui suonerà dal vivo i brani più noti. Uno spettacolo di emozioni, dunque,nel quale le vicende di Mozart e Salieri divengono pretesto per raccontare la storia di noi tutti.
mercoledì 17 ottobre 2007
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